Come momento terapeutico, il gruppo vale come il singolo

La psicoterapia di gruppo

23.00

Disponibile

Il Testo comincia riportando le più significative ricerche sui bisogni importanti per l’uomo. Nelle aree endocraniche del piacere convergono gli impulsi nervosi provenienti dai recettori periferici; così gli animali e gli uomini non ancora evoluti biologicamente, perché infanti o perché immaturi hanno modo di stimolare queste aree attraverso i piaceri sensoriali.

Disponibile

Descrizione

Il Testo comincia riportando le più significative ricerche sui bisogni importanti per l’uomo. Nelle aree endocraniche del piacere convergono gli impulsi nervosi provenienti dai recettori periferici; così gli animali e gli uomini non ancora evoluti biologicamente, perché infanti, o psicologicamente, perché immaturi hanno modo di stimolare queste aree attraverso i piaceri sensoriali (cibo, bevande, tatto, ecc.). Ma le aree del piacere sono raggiunte anche da impulsi nervosi provenienti dalle regioni più evolute del cervello, le cosiddette regioni pensanti, gli individui hanno così la possibilità di stimolare tali aree e, quindi, ottenere il piacere anche senza ricorrere agli organi di senso e, a differenza degli animali, riescono a trarre piacere da attività mentali quali la logica o la filosofia. Molti bambini però, crescendo, non hanno la possibilità di sviluppare la modalità adulta, generalmente in ragione di due ordini di fattori: 1) perché i loro genitori, indigenti e per questo troppo occupati nella quotidiana lotta per l’acquisizione dei beni materiali necessari alla sopravvivenza, finiscono per non avere altro pensiero, e quindi altro tempo, che quello impiegato per la ricerca dell’appagamento dei piaceri sensoriali; 2) perché i loro genitori, pur disponendo di beni materiali a sufficienza, ma convinti che la soddisfazione di questi bisogni sia prioritaria si preoccupano costantemente di procurarsi sempre più beni materiali. Nel secondo capitolo vengono messi a confronto gli studi sull’efficacia della psicoterapia dai quali emerge la superiorità del trattamento psicoterapico rispetto sia ai gruppi di controllo che ai gruppi trattati con il placebo e con gli psicofarmaci. Nei capitoli successivi viene descritto il trattamento psicoterapico di tipo cognitivo-comportamentale. Seguono alcuni capitoli sul lavoro sul gruppo attraverso l’approccio psicoanalitico e transazionale. Il gruppo è forse la migliore scuola in cui si possa imparare a incontrare chi è diverso da noi, non alla luce di un’indifferente e fredda tolleranza, ma di una effettiva e “appassionata” capacità di confronto e di comprensione. Il tentativo è di superare la logica del confronto-scontro tra i diversi approcci nell’ottica dialogante caratterizzata da un ascolto attivo dell’esperienza che deriva nell’applicazione clinica di altre tradizioni teoriche. All’approccio dialogante aderiscono gli autori del testo che si ritrovano tutti, non a caso, tra i componenti del Comitato Scientifico dell’Associazione Italiana Psicoterapia Cognitivo Comportamentale di Gruppo. Gran parte della psicoterapia cognitivo-comportamentale è stata piuttosto riluttante a percepire il gruppo come momento terapeutico altrettanto efficace di quello nel quale è il singolo. Il libro di Urso dimostra esattamente il contrario. Il cliente, che vive la sua esperienza terapeutica all’interno di un gruppo, sembra godere addirittura di maggior chance di evoluzione positiva (dalla Presentazione di Paolo Meazzini).

Informazioni aggiuntive

Peso 0.6 kg
Formato:

Supporto multimediale:

Pagine:

Anno di pubblicazione:

Presentazione di:

Collana

Titolo

Torna in cima