Il mercato dell’editoria nel 2022
Qualche giorno fa l’Associazione Italiana Editori ha pubblicato un comunicato stampa sullo stato dell’editoria nei primi sei mesi del 2022. La situazione, in linea di massima, è positiva e fa ben sperare per il futuro. In questi primi 6 mesi c’è un lieve calo rispetto al 2021 (-4,2%) ma c’è ancora un notevole margine di crescita rispetto al 2019 pre-pandemia (+14,7%).
L’editoria nel 2022
Il 2021 è stato un anno record di ripartenza da un 2020 in cui la pandemia e la crisi ha fatto da padrona. Anche se il futuro è difficile per l’aumento dei prezzi della carta, “nei primi sei mesi di quest’anno l’editoria (romanzi e saggi vendute nelle librerie fisiche e online e nella grande distribuzione) segna una battuta d’arresto con il 3,6% di copie vendute in meno e il 4,2% di valore del venduto (prezzo di copertina) in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Ma rispetto al periodo pre-pandemia il confronto resta positivo: più 14,5% a copie e più 14,7% a valore (dati 2019), secondo le stime dell’Ufficio studi dell’Associazione Italiana Editori (AIE) su rilevazioni Nielsen BookScan”.
Il calo delle vendite online: cosa dice Associazione Italiana Editori
Le vendite online sono un po’ calate e paradossalmente, sono cresciute quelle nelle librerie. A dirlo è Franco Levi, presidente di AIE: “Si tratta di un calo dovuto alla flessione delle vendite nei canali online, solo in parte controbilanciato dal recupero delle librerie fisiche. La congiuntura è difficile ma gli editori, nonostante l’inflazione che cresce e l’emergenza carta che continua, non hanno ritoccato i prezzi”.
Dal 2 gennaio al 19 giugno, le vendite nei canali trade (librerie fisiche e online e grande distribuzione) sono state pari a 670 milioni di euro, 30 milioni in meno rispetto al 2021 ma 86 in più rispetto al 2019. Le copie vendute sono state 46 milioni, 1,7 milioni in meno rispetto al 2021 ma 5,8 milioni in più rispetto al 2019. Il prezzo medio del venduto, pari a 14,66 euro, è diminuito dello 0,6% rispetto al 2021 e
dell’1,1% rispetto al 2019.
Crescono le vendite delle librerie
Le librerie online hanno venduto nei primi sei mesi libri per 284,8 milioni a prezzo di copertina: una flessione di 43 milioni rispetto all’anno precedente, in buona parte recuperata dalle librerie fisiche che sono cresciute a 353,8 milioni, 21 milioni in più.
La grande distribuzione scende a 31,5 milioni, perdendone oltre sei. A livello di quote di mercato, le librerie online scendono dal 47% al 42,5%, quelle fisiche salgono dal 47,8% al 52,8%. Grande distribuzione al 4,7%. Una delle sorprese è il mondo dei fumetti, che crescono del 23,7% rispetto all’anno precedente e del 245,4% rispetto al pre-pandemia. Molto bene anche la narrativa straniera, che cresce del 4,8% rispetto al 2021 e del 26,2% rispetto al 2019.
Associazione Italiana Editori: cos’è
L’Associazione Italiana Editori è nata nel 1869 ed è la più antica associazione di categoria italiana. Da oltre 150 anni rappresenta e tutela sul piano nazionale e internazionale gli editori che pubblicano libri, riviste scientifiche e contenuti digitali. Rappresenta un punto di riferimento sul mercato editoriale e sulla cultura in generale, indispensabile per la crescita culturale del paese. L’AIE è fra le associazione fondatrici di Confindustria e rappresenta più del 90% del mercato librario italiano.
AIE fa parte di Confindustria Cultura Italia e partecipa inoltre a diversi comitati, commissioni e gruppi di lavoro delle principali istituzioni, con l’obiettivo di valorizzare l’editoria libraria, promuovere i libri e la lettura, tutelare il diritto d’autore e stimolare l’innovazione e l’aggiornamento degli editori. A livello europeo e internazionale, AIE ha contribuito a fondare IPA (International Publishers Association) e FEP (Federation of European Publishers). Il presidente di AIE è dal 2020 anche vice presidente FEP. AIE è inoltre membro di ABPTOE, EDItEUR, EDR-Lab, ISBN International, IDF e Readium Foundation.
Mercato dell’editoria in Europa
Il settore editoriale è una delle maggiori industrie culturali d’Europa e ha un giro d’affari complessivo che varia fra i 36 e i 40 miliardi. La Federazione europea degli editori stima che l’intera catena del valore del libro (autori, librerie, tipografie, designer, ecc.) produca mezzo milione di posti di lavoro. Con oltre 500 000 titoli pubblicati ogni anno, il settore del libro in Europa è incredibilmente ricco e diversificato.
Tuttavia, molti libri europei non sono accessibili agli altri popoli a a causa della frammentazione linguistica e geografica dei mercati e della predominanza dei libri scritti in inglese, che rappresentano la quasi totalità delle traduzioni disponibili in Europa. Le opere letterarie dei paesi europei sono tradotte raramente in lingue differenti dall’inglese (quando e se vengono tradotti). Di conseguenza, molti lettori europei non hanno accesso alla ricchezza e alla diversità della letteratura europea.
Il settore del libro deve combattere tutti i giorni con un lento ma inesorabiel passaggio al digitale e al crollo della lettura in formato cartaceo. Per contrastare questo declino, L’Unione europea sostiene l’editoria con una combinazione di strumenti e politiche di finanziamento, sostegno e condivisione.
(fonte immagine Yandex.com)
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