Indurare l'Animus | Cosimo Costa racconta Seneca e Lucilio

Indurare l’Animus

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In un ambiente agitato dalla continua lotta per il potere, dove infieriva la repressione di Nerone e il suicidio era dato o per ordine o per timore di violenza, Seneca comprende che l’uomo non deve cercare di vivere a lungo, ma di vivere bene, giacché «il vivere a lungo dipende dal destino, il vivere bene dipende dall’animo» (epist. 93, 2).

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Descrizione

In un ambiente agitato dalla continua lotta per il potere, dove infieriva la repressione di Nerone e il suicidio era dato o per ordine o per timore di violenza, Seneca comprende che l’uomo non deve cercare di vivere a lungo, ma di vivere bene, giacché «il vivere a lungo dipende dal destino, il vivere bene dipende dall’animo» (epist. 93, 2). Attualissimo nella volontà di conciliare il nuovo modo di pensare la vita con la pratica quotidiana, Seneca comprende che l’indurimento dell’animus, fortificazione di non facile conquista, è l’atto primo per essere padroni di se stessi. Nel presente studio, diverse sono le suggestioni paidetiche derivanti da Seneca educatore, e segnatamente dalle lettere all’amico Lucilio: la singolarità dell’esistenza, la necessità di una scelta libera, la solitudine dell’uomo nella società, il vivere per se stessi e per gli altri, la convivenza, elementi necessari per indurare l’animus, essenziali per un’educazione che non trasmetta conoscenze e concetti precostituiti ma libera da condizionamenti e false valutazioni.

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